19 febbraio 2012

Gestazione e manifestazione

Per nove mesi, il bambino che nascerà si trova in una specie di notte, e tutto si prepara in questa notte. È nell’oscurità del grembo materno che si formano gli organi del suo corpo: i polmoni, il cuore, il cervello… Se questa costruzione non viene effettuata in buone condizioni, la vita di quel bambino alla luce del sole sarà compromessa, poiché il giorno – ossia l’esistenza terrena – dipende da quella notte: la gestazione.
Ogni manifestazione può essere paragonata al passaggio dalla notte al giorno…
Oppure anche al progressivo dipanarsi di un gomitolo formato da fili di colori diversi. La manifestazione rappresenta lo srotolarsi del gomitolo, ma i fili possono essere solo quelli che erano già stati avvolti.
Allora, se non vi sforzate di lavorare con la saggezza, non potete sperare di estrarre un giorno la saggezza dalla vostra testa! Tutto ciò che si vuole manifestare deve essere già stato preparato da molto tempo. Non dovete farvi trarre in inganno: per produrre nel mondo visibile qualcosa di veramente compiuto, è necessario aver lavorato a lungo nel mondo invisibile.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

17 febbraio 2012

Segnalazioni

In questi giorni si è scritto della mamma - ma soprattutto moglie e compagna di vita, in questo post - e della casa del sole.
E della nostra Trieste, sui profili social del papi: twitter (nello specifico qui e qui) e facebook.

9 febbraio 2012

pupolidotcom for dummies

Ovvero: cos'è e com'è nato pupolipuntocom per chi ancora non lo sa. O non l'ha capito.
Blog e portale d'accesso all'universo web della nostra famiglia, l'embrione virtuale di pupolipuntocom fu concepito quando si venne a sapere dell'arrivo di un nuovo membro.
In un immaginario e fantasioso mix tra un vocabolo dialettale e la più comune parola per definire un neonato, i genitori - conosciutone il sesso - soprannominarono affettuosamente pupolo il cucciolo d'uomo in grembo alla mamma.
In seguito, per naturale osmosi, parve spontaneo chiamare pupoli l'insieme dei componenti la sua famiglia.
Nel frattempo il papà, che aveva cominciato a pubblicare un suo personale blog, preso dall'entusiasmo per il mezzo espressivo, ebbe la (in)fausta idea di crearne uno dedicato al nascituro.
E così arrivò - prima ancora del pupolo stesso - pupoloblog, il pupolo col blog attorno.
Quando, al compimento del diciottesimo mese d'età del nostro ometto, pupoloblog - per intuibili motivi di opportunità - cessò le pubblicazioni fu proprio pupolipuntocom - che nel frattempo lo aveva affiancato - a prederne il posto.
Diventando quindi, più che un blog in senso stretto, il portoncino d'ingresso e lo snodo delle attività online dei pupoli; la loro finestra sul mondo 2.0 e il collegamento virtuale a quanto ruota loro attorno.
Questa è la genesi e l'evoluzione di pupolipuntocom.
I pupoli vi augurano una buona visita, navigando in pace e senza prenderci - e prendervi - troppo sul serio.